Grazie presidente,
I gruppi consiliari del Partito Democratico, di Sinistra Ecologia Libertà e delle liste civiche Partecipare Insieme Tradate e Città Nuova si esprimono a favore dell'approvazione del bilancio preventivo 2012, elaborato dall'attuale giunta ed in particolare dal sindaco con delega al bilancio Laura Cavalotti, oltre che dai dipendenti comunali.
Da questo bilancio noi intravediamo come Tradate sia una città potenzialmente molto energica. Sono energie che hanno però bisogno di uno spiraglio di fiducia, di reazione, di riscossa. È questo il punto di leva per ripartire. Tradate ce la farà. E questa è la nostra convinzione.
E prima di tutto ce la deve fare il Comune che, gestito per vent'anni da amministrazioni di destra e leghiste che hanno perso giorno dopo giorno il senso del bene comune (politico ed economico), si trova in una situazione economica e morale drammatica, grazie a scelte spesso non lungimiranti, grazie a scelte non tanto coraggiose quanto prive di senno.
Non ultima, ahimè, la decisone di fuoriuscire dal Patto di Stabilità.
Inoltre la situazione debitoria è particolarmente preoccupante: tra Comune e Seprio i debiti superano i 22 milioni di euro e peseranno ancora per molti anni.
Ora dobbiamo trovare la forza di risollevarci. Lo faremo insieme, lo faremo con responsabilità ed equità.
Responsabilità ed equità sono dunque i due cardini di questo bilancio di previsione 2012. I due cardini di una porta che vogliamo aprire a tutta la città.
Responsabile è stata innanzitutto la città quando ha deciso di eleggere come sindaco Laura Cavalotti, quando ne ha scelto le sue competenze, e di questo le siamo grati. Responsabilità è pertanto ciò che prima di tutto dobbiamo restituire alla città. Responsabilità è la conditio sine qua non di qualsiasi buona gestione amministrativa.
Responsabile è la scelta di mettere davanti a qualsiasi altra scelta la stabilità economica del Comune, fonte di sicurezza per qualsiasi cittadino. Responsabile è la scelta coraggiosa di rimodulare addizionale IRPEF e di modificare l'IMU per garantire al comune maggiori entrate.
Responsabile è la scelta di tagliare dove si può, in particolare piccoli sprechi invisibili ma fortemente incidenti sul bilancio.
Ma la responsabilità non basta. Necessarie in un mondo pieno di disuguaglianze sono scelte di equità sociale. Per noi l'equità sociale non è un concetto puramente astratto o puramente retorico. Non è soltanto una promessa elettorale.
Quando decidiamo che l'IMU sulla prima casa non si deve aumentare, questo vuol dire equità sociale. Quando decidiamo che i redditi medio bassi pagheranno poco di addizionale IRPEF e che i redditi alti pagheranno di più, questo vuol dire equità sociale. Diversamente da prima, quando tutti pagavano la medesima percentuale.
Oggi non siamo ad un punto di arrivo, siamo solo alla partenza. Solo oggi ci prendiamo davvero il nostro impegno, qui in Consiglio Comunale, lanciamo la nostra sfida.
Lanciamo la sfida del cambiamento a partire dalla nostra istituzione.
Si inizi col dire finalmente la verità, noi la diciamo. Si inizi col dire che ognuno è responsabile di una piccola parte di questa città, noi lo diciamo. Si inizi col dire che prima dello sfarzo e dello spreco, c'è la sobrietà di una città che non vuole apparire, ma che vuole essere. Noi lo diciamo.
Pertanto voteremo orgogliosamente a favore di questo bilancio responsabile ed equo.
Ora stiamo gettando le basi di una politica che nei prossimi anni saprà di nuovo investire nella crescita culturale, sociale, economica ed ambientale della nostra città.
Via dunque le incertezze, via le titubanze, via i timori su questo o quel passaggio che ci sta davanti. Non abbiamo paura perché abbiamo le idee chiare.