L'Assessore Giuseppe Scrivo presenta il progetto che il Comune sta realizzando sui punti luce cittadini, lavori che permetteranno un risparmio sulla bolletta comunale e rinnoveranno i punti luce (lampioni) con nuove tecnologie a risparmio energetico.
Uno dei progetti che stanno caratterizzeranno l’operato dell’attuale Amministrazione Comunale, e che ha fatto alcuni passaggi sia in Commissione che in Consiglio Comunale è il rinnovamento dei punti luce cittadini. L’illuminazione pubblica di Tradate consta di circa 2700 corpi illuminanti, 1650 dei quali sono di proprietà di Enel Sole, 1050 sono invece di proprietà Comunale. Complessivamente il costo della “bolletta” è pari a circa 350.000 euro. Al costo dell’energia si devono aggiungere i costi di manutenzione, 6.000 euro annui per i punti luce Comunali, e 110.000 euro per i pali di proprietà di enel sole. Abbiamo iniziato l’iter per il riscatto degli impianti di illuminazione pubblica di proprietà di enel sole.
Uno studio tecnico redigerà una perizia tecnica asseverata su ogni punto luce, in maniera che, in caso di mancato accordo con enel sole, un giudice potrà stabilire il giusto indennizzo. Parallelamente lo studio tecnico riprogetterà l’intera rete di illuminazione, nel rispetto di alcuni requisiti posti dall’Amministrazione Comunale in termini di tecnologia, funzionalità smartcity, nuove strade da valorizzare. Il progetto dovrà tener conto anche di investimenti non irrilevanti sui vecchi lampioni di proprietà di Enel Sole. Essi non sono collegati ad un contatore, ma illuminano in promiscuità elettrica e meccanica, alimentandosi direttamente dai cavi che entrano nei contatori domestici.
L’investimento complessivo sarà imponente. Infatti l’eliminazione della promiscuità elettrica e meccanica comporterà lavori stradali, nuove tracce e l’abbattimento e sostituzione di alcuni pali. Il progetto verrà messo a gara e la sostenibilità finanziaria sarà garantita dal canone che il Comune avrà a disposizione annualmente, circa 450.000 euro, corrispondente all’attuale spesa storica. Chi si aggiudicherà il bando, gestirà gli impianti per 10,15, 20 anni, la durata dipenderà dall’entità dell’investimento iniziale. Il nuovo corpo illuminante non sarà utilizzato esclusivamente per illuminare, ma avrà la capacità di trasmettere e ricevere dati, video sorvegliare e generare alerts in caso di pericoli di esondazioni. Da qui la possibilità di essere già pronti ad una rivoluzione già in atto. Si parla di IOT, internet of thinks, internet delle cose.
Nei prossimi anni tutte le automobili, gli elettrodomestici e sopratutto i contatori dell’acqua e del gas saranno interconnessi in rete. Stiamo parlando di miliardi di “cose” interconnesse. La nostra infrastruttura potrà essere utilizzata, previo il pagamento di un canone, da chi vorrà abbattere i propri costi di manutenzione nel ricambio delle batterie all’interno dei contatori, o delle "cose", di prossima generazione.
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