associazione familiari Vittime
per una strada che non c’è
segreteria operativa: via Col di Lana,
5 – Lonate Ceppino
Egr.
Dr.ssa Laura Cavalotti
Sindaco
del Comune di Tradate
Dr.
Giuseppe Scrivo assessore
del
Comune
di Tradate con deleghe a:
lavori
pubblici, viabilità, protezione civile
Dr.
Ing Alice Bernardoni assessore
del
Comune di Tradate con deleghe a: Urbanistica, Territorio e ambiente,
Partecipazione
Spett. Commissione
Territorio e Ambiente
Sigg.:
Maurizio
Alberti (Presidente)
Anna
Guaita (Vicepresidente)
Piergiorgio
Campanini
Stefano
Candiani
Stefano
Castiglia
Franco
Accordino
Vito Pipolo
Sig. Colombo Massimo
Sindaco
del Comune di Lonate Ceppino
Prof. Maurizio Alberti – presidente Lega Ambiente di Tradate
Oggetto: Varesina Bis e pista ciclabile e
pedonale sulla via Albisetti di Tradate
L'
associazione familiari Vittime per una strada che non c'è è iscritta alla sezione regionale del Registro Generale Regionale del
Volontariato – sez. A) Sociale B)
Civile al n° progressivo 3036 con decreto n° 7259 del 12 maggio 2005 e nel
Registro Regionale delle Associazioni di solidarietà familiare al n° progressivo
603 con decreto n° 4918 del 04 aprile 2005.
Composta essenzialmente da genitori che hanno perso figli in tragedie sulla
strada, si è posta come obiettivo finale di non permettere
che altre persone vivano la tragica esperienza della perdita di un loro caro a
causa di un incidente stradale, facendo prendere consapevolezza della gravità e
della dimensione del problema.
Con questo obiettivo si
chiede che:
a) per la Varesina
bis il Sindaco della passata amministrazione,
Stefano Candiani, mercoledì 7 marzo 2012 ha incontrato i tecnici della Pedemontana
in Regione Lombardia proponendo di accorciare il tracciato della Varesina Bis,
facendolo terminare nella zona industriale di Tradate senza arrivare fino a via
Albisetti, la via che porta a Lonate Ceppino.
Con il risparmio recuperato dal progetto
ridotto si potrà dal punto di vista economico, secondo la proposta del Sindaco,
mettere in sicurezza l’attuale Varesina con una pista ciclabile e pedonale
(ved. art. di VareseNews dell’ 8 marzo 2012).
La società è rimasta
favorevole alla proposta con l’accordo che l’amministrazione comunale avrebbe
dovuto fare UNA RICHIESTA UFFICIALE e il tracciato sarebbe stato
definito in fase di progettazione esecutiva.
Pertanto
vi si chiede di
intervenire immediatamente
con una UNA RICHIESTA UFFICIALE alla Regione
Lombardia visto che a breve scadenza si redigerà il progetto definitivo.
Il
tratto della Varesina Bis che si prevede di realizzare
fra Carbonate e via Piave di Lonate Ceppino, o via Albisetti di Tradate,
tra l’altro, è un doppione che percorre parallelamente un tratto dell’attuale
Varesina su cui la viabilità è fluida, dove non vi è congestione del traffico.
Chi prosegue per Varese dovrà rientrare nella vecchia Varesina e
certamente perderà “in coda” il tempo illusorio guadagnato.
Inoltre, anche su spinta e
pressione dell’associazione familiari
Vittime per una strada che non c’è, che ha sottolineato continuamente la
pericolosità della strada provinciale SP 233, la circonvallazione della città
di Tradate, il Sindaco ha risolto, in questi ultimi anni, buona parte delle
problematiche che erano origine di rischio, realizzando 5 rotatorie che, costringono a un rallentamento della velocità,.
oltre a diminuire i rischi degli incroci regolati da semafori
Quindi che significato ha, ora,
voler costruire una varesina bis? Un’altra provinciale che permette di edificare ai
due lati della carreggiata per due fasce larghe 10 metri.
Un progetto inutile e senza senso.
Occorre invece
diminuire sostanzialmente il volume di mobilità delle auto, non con la
costruzione di doppie strade parallele, che
il più delle volte danno soluzioni temporanee, arterie che inizialmente attraversano parte di territori
a bassa urbanizzazione, a destinazione agricola, ma che poi, in breve tempo, oltre ai buoni propositi,
diventano campo di speculazione, zone commerciali, che, andando ad aumentare le
intersezioni e gli attraversamenti, determinano il conseguente abbassamento
dell’indice di sicurezza.
La soluzione, che si rivolge continuamente
alla ricerca di nuove bretelle per diluire il traffico, è transitoria e anche
limitata dalla morfologia e dagli spazi disponibili nel nostro territorio.
Il numero esagerato di auto in circolazione, che va crescendo in
modo esponenziale e non è più sopportabile dal sistema viario, la mancanza di
una struttura efficiente dei mezzi pubblici di comunicazione, il loro costo e
le scomodità che non li rendono competitivi rispetto al mezzo di trasporto
privato, rende necessarie scelte radicali, anche se, talvolta, possono sembrare
inizialmente non popolari.
Sono stati raccolti,
attraverso una petizione, due anni fa, circa 1500 firme di cittadini che si
oppongono alla Varesina Bis.
E per ultimo, non per ordine di
importanza, facendo terminare la Varesina Bis alla
zona industriale di Tradate si garantirebbe
la salvaguardia di quel polmone verde e molto bello, che caratterizza il nostro
territorio e dà la sensazione di entrare
in un luogo di altri tempi, da cui
traggono beneficio e reddito alcune aziende agricole.
b) per la via
Albisetti, la via che va a Lonate Ceppino, alcuni anni fa l’amministrazione
comunale di Tradate ha costruito ai due
lati della carreggiata, rispettivamente, la pista ciclabile e la pista pedonale
fino al ponte sul Fontanile.
Qualche tempo dopo, per
la via Piave, che conduce a Tradate congiungendosi con via Albisetti,
l’amministrazione comunale di Lonate Ceppino ha realizzato, ai due lati della
carreggiata, rispettivamente una pista ciclabile e una pista pedonale, che si
interrompono al confine con il territorio di Tradate. Rimane un tratto di strada, sulla via Albisetti, non
in sicurezza per pedoni e ciclisti in quanto le due piste, pedonabile e
ciclabile non raggiungono i tratti di
pista realizzati
dall’amministrazione lonatese.
La mattina del 25 ottobre 2011, proprio su quel tratto non
sicuro di via Albisetti, un cittadino di Lonate Ceppino, il sig. Carmelo T.,
che si recava a piedi alla stazione ferroviaria Nord, è stato investito da
un’auto poco prima del Fontanile ed è deceduto subito dopo.
Se ci fosse stata la
pista pedonale interrotta nella costruzione, certamente Carmelo T. non sarebbe
stato costretto a camminare ai bordi della strada.
Prima delle elezioni
comunali l’amministrazione passata ha “tracciato” in modo grossolano una sola
pista che va dal Fontanile al confine con Lonate C.
Se questo è stato
concepito per garantire un risparmio, non si capisce la spesa fatta prima per
la costruzione dei due tratti distinti: uno pedonale e uno ciclabile.
Per motivi di sicurezza si
chiede che i lavori siano ultimati e si trovi una soluzione per il
congiungimento con le due piste di Lonate Ceppino.
15
settembre 2012
Cordiali saluti
Per l’Associazione