La Tradate che vogliamo definire per i prossimi anni è una Tradate che si muove si, ma a piedi ed in bicicletta. Questa deve essere la
sfida che la nuova Amministrazione deve
affrontare: ridisegnare la mobilità interna della città privilegiando la
movimentazione sostenibile.
Molte città in Italia hanno
accettato questa sfida ed i risultati
sono sorprendenti.
Riteniamo che i parcheggi
auto nelle zone centrali siano più che sufficienti ed i tempi di percorrenza a
piedi per raggiungere ogni luogo in
centro siano di pochi minuti.
Esistono quindi le condizioni
per sviluppare un grande progetto di mobilità dolce che si può articolare
partendo da uno studio generale (il piano del traffico redatto da ATM è una
buona base di partenza) per giungere
alla realizzazione di tanti interventi puntuali mirati alla messa in sicurezza
dei vari percorsi ciclopedonali.
E’ nato da poco nella nostra città il tavolo di lavoro che
cercherà di affiancare e stimolare l’Amministrazione sui vari temi legati alla
mobilità dolce.
Sono presenti singoli
cittadini ed associazioni e gruppi che operano sul territorio quali i Genitori
per il pedibus, Legambiente Tradate, Associazione Genitori vittime della strada, FIAB.
Le proposte sono moltissime:
- Elaborazione del piano generale della mobilità con particolare attenzione alle vie ciclopedonali.
- Messa in sicurezza dei percorsi pedibus e dei percorsi pedonali critici.
- Elaborazione di un progetto per la mobiltà circostante Piazza Mazzini, studio delle criticità, per giungere alla completa pedonalizzazione della piazza.
- Studio di nuove piste ciclabili ricavabili da strade eccessivamente larghe o da nuovi sensi unici.
- Richiesta di atteggiamento rispettoso verso l’utenza debole da parte degli automobilisti con maggior severità da parte delle forze dell’ordine nel sanzionare la non applicazione delle regole.
- Diffusione nelle zone centrali di Tradate, Abbiate, Ceppine del limite dei 30 Km/h.
- Congiunzione dei numerosi tratti di ciclabile esistente.
- Richiesta di posizionamento di rastrelliere per biciclette nei luoghi nevralgici.
- Un parcheggio bicilette in piazza stazione efficiente, con la possibilità di noleggiare bici..
- Avvio di una campagna pubblicitaria cittadina che stimoli l’uso dei piedi e della bicicletta.
- Educazione e sensibilizzazione dei bambini e giovani sulla mobilità dolce, definizione di un logo-impronta da dipingere sui percorsi sicuri.
Ne riparliamo alla fine della vostra esperienza di governo.
RispondiEliminaNoi tutti siamo quello che facciamo e non quello che proclamiamo.