L'Assessore Alice Bernardoni sintetizza i valori del Piano del Governo del Territorio appena approvato per la Città di Tradate, un Pgt equilibrato che mette fine alle grosse opere edificatorie che hanno cambiato il paesaggio cittadino sopratutto nelle zone periferiche, che tutela il verde delle nostre campagne e dei nostri boschi, ma che permetterà comunque a chi ha un diritto di costruire sul suo terreno. Ecco le parole dell'Assessore.
Sabato pomeriggio abbiamo raggiunto un traguardo veramente eccezionale, l’approvazione del PGT per Tradate infatti segna un cambio di passo importante per la nostra Città, la vera e propria fine di un epoca in cui la pianificazione urbanistica del territorio è stata guidata da principi politicamente lontani dal modo di vedere lo sviluppo cittadino di questa amministrazione, che ha voluto dare una discontinuità forte con il passato. Per arrivare a questo a traguardo il lavoro è stato tanto, a volte è stato faticoso ma è stato sicuramente di livello. Con questo PGT viene data una nuova visione del territorio tradatese per cui viene finalmente posta una cesura netta tra il costruito e le aree agricole e boschive che arricchiscono la nostra realtà.
Con il Piano approvato si è deciso di non consumare nemmeno un metro quadro di suolo agricolo e boschivo ma di concentrare le possibilità edificatorie all’interno del tessuto urbano, è infatti chiaro che la filosofia che muove il PGT di Tradate è la sostenibilità ambientale, attraverso la quale abbiamo l’ambizione di raggiungere anche la sostenibilità sociale e quella economica, rilanciando una visione dell’edilizia improntata sul recupero dell’esistente e il risparmio energetico, evitando la possibilità dell’edificazione di palazzine in serie molto più vicine alla realtà delle periferie milanesi piuttosto che al nostro contesto. Per fare questo, oltre a preservare l’ambiente campestre tipico delle nostre zone, abbiamo ridotto del 50% gli indici edificatori, i cittadini che possedevano delle aree edificabili possono ugualmente costruire, certo in modo ridotto rispetto al passato, ma vedono preservato il loro diritto mentre non saranno più consentiti interventi simili a quelli degli ultimi anni che hanno cambiato faccia a diverse zone di Tradate. Sono stati eliminati i vincoli che non permettevano il recupero delle aree di centro storico, sia in termini di residenza che di possibilità di insediamento di attività commerciali, la rivitalizzazione del centro storico è infatti un altro obiettivo che si pone questa amministrazione, rendendo più vivibile il centro infatti si può recuperare anche una dimensione sociale in parte dimenticata, ci piace pensare al centro cittadino come ad “centro commerciale” a cielo aperto, in cui ci si incontra, si discute e si vive la città. Questa visione di Tradate è comune a tutta la maggioranza che è unita è ha fatto un gran lavoro di squadra per arrivare a questo punto, le spaccature legate al compendio commerciale La Fornace sono infatti solo illazioni, come si è più volte ribadito, siamo politicamente contrari al sorgere di un nuovo supermercato in quell’area, ma siamo ovviamente tutti consci dei paletti posti, anche al Comune, dalla normativa regionale e nazionale in merito.
Grazie al lavoro di commissione, sempre serio e costruttivo, e a diverse osservazioni dei cittadini siamo riusciti a migliorare il documento che era stato portato in adozione, la partecipazione è stata infatti fondamentale per focalizzare alcuni problemi e per capire come risolverli. Molto importante è stato anche il contributo dei professionisti che lavorano sul territorio e degli studenti delle scuole medie ed elementari, coordinati dal Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Tra le osservazioni ne sono arrivate molte sulla viabilità, argomento solo in parte trattato nel PGT ma ovviamente centrale nel Piano Urbano della Mobilità che deve essere rivisto e integrato, anche con i preziosi aiuti ricevuti in questa fase. Tra le osservazioni più rilevanti sono da annoverare quelle sui luoghi di culto: ne sono arrivate 3, dai Testimoni di Geova, dalla Chiesa Evangelica e dall’associazione Culturale Islamica e sono state trattate tutte allo stesso modo poiche' solo con la conoscenza e con l’integrazione è possibile
scardinare le ultime paure e rendere Tradate una città' più ricca. L’individuazione di luogo di culto fatta dall’associazione culturale islamica ha creato però un po’ di polemiche con ben poco fondamento poiché non stiamo infatti parlando della costruzione di una moschea nel centro cittadino ma di un edificio già esistente che, al suo interno, in uno spazio limitato, sarà adibito a luogo di culto.
Abbiamo poi ripreso la progettualità del Parco dei Castagni, nella zona al confine con Lonate Ceppino, nelle campagne perché riteniamo importantissimo tutelare quella realtà rurale sia da nuove edificazioni che dalla possibilità della costruzione dell’opere accessoria a Pedemontana, la così detta Varesina Bis.
Gli ambiti di trasformazione individuati in questo Piano sono quasi tutti delle aree dimesse o da riqualificare, tra queste c’è anche l’area dell’ex Fonderia a Cascina S.Bernardo, nel futuro Parco. Non è ovviamente nostra intenzione permettere la costruzione di grattacieli in quel luogo ancora per lo più incontaminato ma vogliamo dare la possibilità di bonificare l’area permettendo un intervento sicuramente meno invasivo dello scheletro esistente. Lo stesso spirito ha guidato le scelte relative alle altre aree individuate come critiche e da
recuperare.
Siamo certi che con questo PGT la nostra città possa diventare più vivibile e recuperare quella connotazione e quelle peculiarità che gli interventi edilizi degli ultimi anni hanno purtroppo snaturato.
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