Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Milena che ci aggiorna sulla vicenda delle rette a scaglioni di reddito che anche l'Asilo di Abbiate dovrebbe applicare come da regolamento comunale approvato con una Delibera di Consiglio Comunale, in quanto era l'unico asilo che non prevedeva lo scaglionamento per fasce di reddito.
"Vorrei rendere
partecipe a tutti la situazione della scuola materna di Abbiate, sollecitata
dalla nostra amministrazione comunale a reintrodurre le fasce di reddito che
erano state soppresse qualche anno fa.
Ho
partecipato alla riunione che si è svolta il 23/4 tra il Consiglio di Amministrazione
e i genitori dei bambini frequentanti la struttura ed è emerso un bilancio in
perdita di circa 30.000 euro, con debiti pari a circa 166.000 euro per impianto
fotovoltaico realizzato sul tetto che si sta autori-pagando con contributi GSE
e minori costi di energia elettrica.
I
rappresentanti del consiglio di amministrazione nell’esporre la situazione
finanziaria hanno rassicurato i genitori sull’impossibilità di aumentare
ulteriormente le rette che si posizionano (con 140
euro di retta fissa, 70 euro di buoni
pasti mensili, 25 euro cad. se si usufruisce dei servizi pre e post orario e 25
euro cad. se si usufruisce del trasporto a/r) ai massimi
rispetto a ben 9 asili paritari della zona; pertanto la richiesta di
reintroduzione delle fasce di reddito
richiesta dal “sovvenzionatore” comune , che porterebbe ad un bilancio ancora
più in perdita deve, secondo gli stessi amministratori, essere ripianata dallo
stesso comune.
A tutti i
presenti è parso evidente che i costi non sono sopprimibili , ne’ i ricavi
aumentabili, considerato il sempre minor stanziamento della regione, la quale
da un lato deve assicurare il diritto alla fruizione della scuola materna e
dall’altro non garantisce a tutti la possibilità di frequentarla in una
struttura pubblica. Da mamma
sarei molto preoccupata se , per
eliminare alcuni costi, si scadesse nella qualità degli acquisti di generi alimentari o si tagliasse
sul personale, che deve essere in grado di sopportare i normali momenti legati
a malattie etc; tuttavia, se volessimo giustamente considerare questa struttura
come un’azienda dovremmo porci l’evidente obiettivo di una chiusura in pareggio
.
Bisogna
inoltre considerare che gia’ alcuni costi sono sostituiti dall’operato di
volontariato svolto dall’associazione “Amici dell’Asilo “ che organizza anche
banchi gastronomici con l’obiettivo di
raccogliere fondi. Allora qual
è la soluzione?
Non posso
ragionevolmente pensare che il Comune possa stanziare fondi per bambino
frequentante in misura superiore
rispetto alla scuola materna Saporiti e allora si arriverà a definire delle fasce di reddito cosi’ di “facciata”
da fare in modo che talmente pochi ne
possano usufruire e ciò non implicherà grosse perdite rispetto ad oggi, visto che lo stesso consiglio dice di
provvedere già a scontare a sua discrezione le rette a famiglie in
difficoltà: se non altro si otterrà che
gli sconti non siano “ad personam”
ma frutto del diritto che deriva da una situazione economica
certificata."
Milena
Bianchi
Ringrazio Milena per l'aggironamento che ci ha dato portando il punto di vista di una mamma che ha i figli che frequentano l'asilo in questione.
L'argomento ci è molto caro e quindi continueremo a seguirlo e a tenervi aggiornati.
Alessio Saibeni
Partecipare Insieme per Tradate
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