martedì 7 maggio 2013

Aggiornamenti sulla questione scaglioni retta Asilo Abbiate

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Milena che ci aggiorna sulla vicenda delle rette a scaglioni di reddito che anche l'Asilo di Abbiate dovrebbe applicare come da regolamento comunale approvato con una Delibera di Consiglio Comunale, in quanto era l'unico asilo che non prevedeva lo scaglionamento per fasce di reddito.


"Vorrei rendere partecipe a tutti la situazione della scuola materna di Abbiate, sollecitata dalla nostra amministrazione comunale a reintrodurre le fasce di reddito che erano state soppresse qualche anno fa.

Ho partecipato alla riunione che si è svolta il 23/4 tra il Consiglio di Amministrazione e i genitori dei bambini frequentanti la struttura ed è emerso un bilancio in perdita di circa 30.000 euro, con debiti pari a circa 166.000 euro per impianto fotovoltaico realizzato sul tetto che si sta autori-pagando con contributi GSE e minori costi di energia elettrica.

I rappresentanti del consiglio di amministrazione nell’esporre la situazione finanziaria hanno rassicurato i genitori sull’impossibilità di aumentare ulteriormente le rette che si posizionano (con 140 euro di retta  fissa, 70 euro di buoni pasti mensili, 25 euro cad. se si usufruisce dei servizi pre e post orario e 25 euro cad. se si usufruisce del trasporto a/r) ai massimi rispetto a ben 9 asili paritari della zona; pertanto la richiesta di reintroduzione delle fasce  di reddito richiesta dal “sovvenzionatore” comune , che porterebbe ad un bilancio ancora più in perdita deve, secondo gli stessi amministratori, essere ripianata dallo stesso comune.

A tutti i presenti è parso evidente che i costi non sono sopprimibili , ne’ i ricavi aumentabili, considerato il sempre minor stanziamento della regione, la quale da un lato deve assicurare il diritto alla fruizione della scuola materna e dall’altro non garantisce a tutti la possibilità di frequentarla in una struttura pubblica. Da mamma sarei molto preoccupata se , per  eliminare alcuni costi, si scadesse nella qualità degli  acquisti di generi alimentari o si tagliasse sul personale, che deve essere in grado di sopportare i normali momenti legati a malattie etc; tuttavia, se volessimo giustamente considerare questa struttura come un’azienda dovremmo porci l’evidente obiettivo di una chiusura in pareggio .

Bisogna inoltre considerare che gia’ alcuni costi sono sostituiti dall’operato di volontariato svolto dall’associazione “Amici dell’Asilo “ che organizza anche banchi gastronomici  con l’obiettivo di raccogliere  fondi. Allora qual è la soluzione?

Non posso ragionevolmente pensare che il Comune possa stanziare fondi per bambino frequentante in misura superiore rispetto alla scuola materna Saporiti e allora si arriverà a definire delle fasce di reddito cosi’ di “facciata” da fare in modo che talmente pochi  ne possano usufruire  e ciò non implicherà grosse perdite rispetto ad oggi, visto che lo stesso consiglio dice di provvedere già a scontare a sua discrezione le rette a famiglie in difficoltà: se non altro si otterrà che  gli sconti non siano “ad personam”  ma frutto del diritto che deriva da una situazione economica certificata."
Milena Bianchi

Ringrazio Milena per l'aggironamento che ci ha dato portando il punto di vista di una mamma che ha i figli che frequentano l'asilo in questione.
L'argomento ci è molto caro e quindi continueremo a seguirlo e a tenervi aggiornati.

Alessio Saibeni
Partecipare Insieme per Tradate

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