Legge regionale n.8 del 2013: risposta politica per la lotta contro le malattie da gioco d’azzardo.
Ruolo determinante del comune di Tradate per il raggiungimento dell’importante risultato.
Con la legge regionale N.8 del 21-1-2013, dopo forti spinte dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), finalmente anche la Regione Lombardia interviene per normare il settore del gioco d’azzardo e contrastare il preoccupante dilagare delle ludopatie.
L’impianto della norma agisce su due aspetti: quello logistico/organizzativo e quello fiscale.
Sul piano logistico la legge stabilisce i criteri che individuano alcune aree di rispetto, all’interno delle quali saranno vietate tutte le nuove installazioni di macchinette elettroniche per il gioco d’azzardo. Queste aree coprono la distanza minima di 500 m da:
· Scuole
· Centri sportivi
· Centri aggregazione
· Luoghi di culto
· Strutture sanitarie
Questo per quanto riguarda le nuove installazioni di “slot machines”.
Per le installazioni già esistenti prima dell’entrata in vigore della legge, la norma interviene stabilendo la possibilità di agevolazioni fiscali agli esercizi pubblici che rinunciassero ai diritti acquisiti; in sostanza io esercente pubblico che svolgo la mia attività all’interno di un’area di rispetto e al momento dell’entrata in vigore della legge regionale avevo in concessione 2 macchinette elettroniche da gioco, potrò continuare la mia attività assoggettandomi alle nuove regole di gestione, ma non potrò ne aumentare il numero, ne cedere i diritti ad un compratore.
Se decidessi di rinunciare a una delle due installazioni, la legge prevede che possa avere delle agevolazioni sulle tasse regionali applicabili alla mia attività.
Senza riprendere i problemi che le malattie da dipendenza dal gioco d’azzardo stanno causando anche a molti nostri concittadini, oltretutto con costi sociali in continuo aumento, come influisce sul territorio cittadino questa nuova legge regionale per la lotta alle ludopatie?
In Tradate sono circa 35 gli esercizi pubblici in cui sono installate circa 80 slot machines, con una maggiore densità verso il centro città; tanti sono dunque i potenziali usufruitori di agevolazioni fiscali in caso di dismissione di postazioni da gioco.
Dall’individuazione dei luoghi sensibili e delle aree di rispetto, ne consegue che il territorio di Tradate risulta quasi completamente interdetto a nuove installazioni per il gioco d’azzardo; restano libere solo poche vie alle estreme periferie cittadine.
Stabilita la situazione, i prossimi passi saranno quelli dei provvedimenti applicativi della legge e dei regolamenti locali che sono allo studio dai tecnici comunali e della polizia locale che dovrà quindi sovrintendere all’applicazione delle norme.
Come Amministrazione riteniamo che la legge regionale numero 8 per la lotta alle ludopatie segni un passo importante verso la costruzione di una società moderna, rispettosa e sostenitrice dei diritti e delle esigenze delle persone.
Guardiamo inoltre con orgoglio a questo risultato, al quale abbiamo decisamente contribuito con la pubblica denuncia degli influssi negativi sulla salute e sull’economia tradatese, attraverso la pubblicazione della ricerca sul welfare cittadino del 2012, spunto che ha coinvolto precise responsabilità delle istituzioni superiori e che, a distanza di un anno e mezzo, è approdato a questo risultato.Sergio Beghi
Assessore
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